Riso Acquerello, il processo di produzione in 20 passaggi.
Se il Carnaroli dei Rondolino è così buono, un motivo deve esserci ed è chiaro che questo dipende dal processo di produzione, che consiste in venti diversi delicati passaggi che permettono di ottenere chicchi saporiti e ben compatti. Tutto ha inizio dalla raccolta del riso, che viene poi subito fatto invecchiare all'interno di silos refrigerati (a temperatura inferiore ai 15° C) per un periodo di circa un anno, durante il quale l'amido si stabilizza, rendendo così ogni chicco più compatto. Il tempo di cottura del riso Acquerello aumenta la capacità di assorbimento dei condimenti. Soltanto l'1% del raccolto, poi, viene sottoposto ad un invecchiamento più lungo: Riso Acquerello 7 anni. Cio' permette di ottenere un prodotto adatto anche alle cucine più esigenti.
A questa fase segue poi quella della raffinazione del riso, che avviene con un'elica inventata nel lontano 1875: girando, questa provoca un delicato sfregamento tra un chicco e l'altro, assicurandone lo sbiancamento ma conservando l'integrità del chicco. Si tratta di un metodo piuttosto costoso e lungo, dato che richiede almeno 10 minuti di tempo rispetto ai 6 secondi del sistema industriale, ma garantisce la perfetta conservazione di tutte le proprietà organolettiche del riso.
Terminato lo sbiancamento del chicco, si procede con il reintegro della gemma. Nel 2007, l'azienda Rondolino ha messo a punto una macchina all'interno della quale si mescolano riso bianco e gemme degli scarti di raffinazione per ben 16 minuti: in questo modo, le gemme si sciolgono e sono riassorbite dal chicco, permettendo così agli elementi nutrizionali – proteine, sali minerai e vitamine – presenti nella parte esterna, di penetrare all'interno del granello. Un procedimento unico nel suo genere, che permette ad Acquerello di conservare i valori nutrizionali del riso integrale (derivanti dalle gemme) assieme alla versatilità e alla tenuta di cottura del tradizionale riso bianco.