In prossimità di Reggio Emilia, a Cavriago, in una corte del XVII secolo, sorge l'Acetaia Picci.
Luogo di memorabile fascino, è sufficiente visitarla una sola volta, per essere conquistati da un ambiente nel quale, avvolti in un'atmosfera solcata dalle tracce del tempo passato, ancora si respirano i profumi intensi e deliziosi di quel fantastico prodotto che è l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Nell'acetaia, sono seguite tutte le regole della tradizione, per ottenere un prodotto eccellente, a cominciare dalla presenza del sottotetto, che consente le necessarie escursioni termiche, sino alla disposizione delle batterie, composte da 5-6-8 barili di legni differenti e pregiati, tutti con particolari e indispensabili caratteristiche: IL CASTAGNO dona un raffinato aroma, dolce e delicato, IL GELSO permette la concentrazione rapida del prodotto, grazie alla porosità del legno, IL GINEPRO conferisce un'eccezionale nota aromatica, spiccata ed intensa.
La disposizione dei legni è decisa da Picci, in base al prodotto che vuole ottenere. Picci si occupa personalmente della produzione scegliendo le uve per il mosto, rigorosamente Trebbiano e Spergola, maturate nelle colline reggiane; controlla che la spremitura sia soffice e leggera; presiede alla lenta cottura del mosto, cotto a fuoco diretto e a bassa temperatura (70° C) per oltre 50 ore; si occupa della delicata fase dell'avviamento delle botticelle, con la preparazione dei barili e la messa a dimora del mosto cotto, con l'innesto di colonie di acetobatteri da lui selezionati, per la costituzione di nuove batterie e per i rincalzi di quelle più antiche, che risalgono sino a 80 anni.